Le normative italiana e europea, che regolano la produzione di materiali e oggetti destinati al contatto con gli alimenti (M.O.C.A.) riguardano, ovviamente, anche l’acciaio inox, il quale viene largamente utilizzato nel settore del packaging (inox rigidizzati) per i macchinari per il confezionamento, per la realizzazione di serbatoi e tank, ma anche per produrre posateria, utensili, elettrodomestici, contenitori e banchi frigo.
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Che la Cina sia il più notevole tra gli attori economici che minano l’equilibrio del libero mercato, violando i codici internazionali del Fair Trade, è ormai cosa nota anche tra i profani della materia, ma non tutti sono al corrente di come in Oriente siano stati sconvolti importanti rapporti commerciali da quando il gruppo Tsingshan ha aperto un nuovo stabilimento per la produzione di acciaio inox in Indonesia.
All’estero la chiamano INOX LINEN, ThyssenKrupp e Avesta la identificano con le sigle D25 e DEC9, ma la finitura per acciai inox Tela di lino ha un’origine e un nome di battesimo italianissimi e spopola nel settore degli ascensori, per cui proprio il Belpaese rappresenta uno dei più importanti mercati mondiali.
Il settore degli ascensori, come il packaging di cui abbiamo parlato in alcuni precedenti articoli (link: https://www.inoxblog.it/516-2/), è motivo di orgoglio per l’imprenditoria italiana e il merito di questo successo è anche degli acciai inox rigidizzati, inox decorati e inox colorati, che condividono con gli impianti levatori una storia che ha inizio nelle acciaierie.