Le proprietà tecniche e meccaniche dell’acciaio inox combinate con le importanti qualità estetiche degli acciai inox rigidizzati, decorati e soprattutto colorati, ne hanno favorito l’uso da parte dei grandi costruttori…
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Le linee guida generali per la pulizia dell’acciaio inox in tutte le sue finiture – rigidizzate, decorate, colorate galvaniche INCO process, colorate PVD Titanium T22, satinate, micropallinate, Scotch-Brite, 2B, . . . – prevedono l’utilizzo di acqua&sapone, come abbiamo illustrato nello scorso articolo.
Non sempre però questo metodo universale risulta efficace.
Possono capitare situazioni in cui lo sporco si rivela più ostinato, specie quando è stato lasciato a contatto con la superficie per lungo termine, finendo per creare vere e proprie incrostazioni, oppure quando durante l’installazione delle lamiere entra in contatto con altri materiali “da cantiere” che non rientrano certamente nella casistica standard della pulizia dell’inossidabile.
Gli ascensori condividono con gli acciai inox decorati e rigidizzati una lunga storia, che ha contribuito a cambiare i panorami urbani e il mondo dei produttori delle finiture di acciaio.
Dalla struttura ai cavi, fino al rivestimento delle cabine, quello tra ascensoristi e l’inossidabile, è un legame che ancora oggi non ha motivazioni per interrompersi e che trova nelle finiture rigidizzate e decorate nuove ragioni per rinsaldare la collaborazione.
Lo abbiamo ripetuto più volte: l’acciaio inox e le sue finiture rigidizzate, decorate e colorate sono garanzia di igiene, ma è arrivato il momento di vedere nel dettaglio che cosa significa che l’acciaio inox è facile da pulire e che è un materiale a bassa manutenzione.