La chimica del colore: acciai inox elettro-colorati.

Gli acciai inox elettro-colorati sono ottenuti senza l’apporto di elementi coloranti: né vernici, né pigmenti vengono utilizzati per ottenere le spettacolari colorazioni iridescenti che caratterizzano le lamiere trattate con bagno galvanico.

Una delle scoperte più affascinanti dell’infanzia e che segna il percorso di studi di tutti è legata ai colori e alla loro natura. Abbiamo avuto tutti un’insegnante che In maniera più o meno precisa e approfondita ha tentato di spiegarci la rifrazione della luce e l’effetto prisma. Nessuno si stupirà, infatti, se diciamo che “i colori non esistono” o, perlomeno, non esistono per come siamo portati a considerarli, ingannati dall’esperienza che facciamo coi nostri sensi.

Le diverse cromie che percepiamo negli oggetti e nel mondo che ci circonda non sono altro che effetti ottici creati dall’interazione della luce con le superfici e dal modo in cui i nostri occhi percepiscono i riflessi che ne derivano. Si potrebbe, allora, dire che “il colore è nella luce”, la quale colpisce gli oggetti e da questi viene reindirizzata ai nostri occhi.
Senza scendere nei dettagli scientifici, basti ricordare che lo spettro della luce consiste in una gamma di differenti frequenze, ognuna delle quali viene “letta” dal nostro apparato visivo restituendo al nostro cervello l’informazione di colorazioni differenti.

Ricapitolando, i passaggi necessari alla “formazione” dei colori sono essenzialmente due: nel primo step interviene una superficie che scompone la luce in determinate frequenze, secondariamente interviene il soggetto che fa esperienza di questo fenomeno grazie al sistema ricettivo visivo che “interpreta” le frequenze. Nel primo passaggio la superficie colpita dalla luce assorbe alcune frequenze e ne riflette altre. Le frequenze assorbite non verranno mai rilevate dai nostri occhi, che elaborano, invece, quelle che vengono restituite (cioè non assorbite, filtrate) da ogni diversa superficie.
Differenti superfici riflettono frequenze diverse, ma anche apparati visivi diversi percepiscono frequenze diverse: ogni specie animale vede il mondo di colori diversi.

Le nostre esperienze sensibili spesso ci traggono in inganno e ci portano a pensare ai colori come “concreti”, utilizzabili, per esempio, per ricoprire pareti e oggetti. In realtà, anche le vernici non fanno altro che sfruttare la rifrazione della luce, utilizzando componenti (i pigmenti) – quelli sì concreti – che assorbono e riflettono frequenze diverse.

Vi chiederete, allora, che differenza può esserci tra un prodotto verniciante e uno acciaio inox elettro-colorato. Le differenze non solo ci sono, ma sono molte e significative sia in termini di prestazioni che di impatto ambientale.

Le colorazioni ottenute con il metodo I.N.C.O. process non prevedono la presenza di alcun tipo di pigmento (per i dettagli tecnici cliccate qui! per questo non sono soggette a degradazione da raggi UV e intemperie di conseguenza non scolorano, non svaniscono e non si sfogliano, fenomeni che interessano, invece, le superfici verniciate. Non rilasciano, così, componenti chimici nel terreno e nelle falde acquifere e non richiedono manutenzione né interventi di ripristino, se non la normale manutenzione riservata alle superfici di acciaio inox, che sappiamo prevedere intervalli di frequenza decisamente ampi. Il processo di colorazione, inoltre, va a incrementare l’inossidabilità delle leghe scelte, rendendole ancora più prestanti in termini di resistenza alla corrosione, durabilità e manutenzione.

Le colorazioni che si ottengono sono cangianti: caratteristica biomimetica che permette di ottenere eccezionali effetti cromatici impossibili da replicare con i normali prodotti vernicianti. Sebbene la gamma di colori sia piuttosto limitata, è comunque possibile creare numerose varianti scegliendo come base di partenza acciai inox con altri trattamenti superficiali, come fogli inossidabili micro-pallinati, acciai inox satinati o optando per le lamiere inox bugnate rigidizzate e decorate che vanno ad accentuare l’effetto cangiante degli acciai inox elettro-colorati.

Le autorizzazioni per effettuare la colorazione I.N.C.O. process richiedono standard di sicurezza molto alti, ragione per cui, attualmente nel mercato mondiale dell’acciaio inossidabile sono pochissime le aziende abilitate ad effettuare il trattamento di elettro-colorazione, che si distingue per caratteristiche, macchinari e risultati da altri trattamenti di colorazione galvanica.
Tra le aziende in possesso di tutte le autorizzazioni spicca sicuramente, per storia, know-how, affidabilità e qualità dei prodotti, l’inglese Rimex Metals UK, presente con diversi sedi produttive in tutti i continenti e diversi agenti e rivenditori per quasi ogni paese Europeo. Per il mercato italiano l’esclusivista in carica è il nostro partner e sponsor Steel Service S.r.l., al quale è possibile richiedere un campionario per visionare i prodotti dal vivo e consulenze tecniche per la selezione del prodotto e delle lavorazioni più adatte al vostro progetto.

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ENGLISH VERSION:

Coloured stainless steels can be obtained without using pigments and paints thanks to a process based on the light inteference phenomena. The result is stunning iridiscent colurs called “living colours”.

One of the most amazing discoveries of our childhood is connected to colours and their generation.
No one will be suprised if we say that “colours don’t exist” because we all have had a teacher or a relative that explained us – more or less – how colours derive from light and perception. We should claim that “colours are in the light” and the come out thanks to objects and their surfaces which refract the light breaking it in different coloured rays, hiding some of them and reflecting some others. These reflected rays are dected by our sense and read by our brain.

So steps at the origin of colors are two: firstly, the light is refracted due to the surface it hit, then eyes catch rays giving them a meaning. The light spectrum consists of a range of frequencies, each of which corresponds to a specific colour. Differente surfaces reflect different light frequencies, different visual systems percept different frequencies, so the world seen by other animal species has very different shades.

Even paints work in the same way: are the pigments into the chemical solutions to do the job of light refraction! Probably now you are wondering if there are really differences between painted products and electro-chemical coloured stainless steel, and the answer is that there are many and huge differences!

I.N.C.O. process coloured stainless steels are not covered with pigments, so the obtained colours don’t fade because of UV rays and bad weather, they don’t break because there’s not an added film, like it happens to painted objects. If painting has to be restored, is not the same for electro-coloured stainless steel. Electro-coloured stainless steel do not release chemicals during its life, nor in the soil nor in the water. In addition the I.N.C.O. process increase the corrosion resistance of stainless steel sheets.

This process leads to shimmering colours: a biomimetic skill that allows architect to reach amazing chromatic effects impossible with varnishes. The range of aesthethic possibilties is wide thanks to the mix of these colours with embossed and rigidized textures, beadblasting, satin and mirror finishes.

There is a little number of companies allowed to do this kind process, because permissions require high safety stiandard levels. Among them surely Rimex Metals UK stands out due to its history, know-how, reliability and products quality. Rimex has a lot of branches and representative partners around the world: go on their website to search the one in your country!

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