A rendere Mr. Inox un importante alleato della prevenzione, anche nel caso della diffusione del contagio di Covid-19, non è una singola proprietà, bensì il mix incredibile di tutte le sue caratteristiche.
Il ruolo svolto da differenti tipologie di materiali nel complicare o facilitare la sanificazione delle superfici al fine di garantire spazi sicuri dal punto di vista igienico-sanitario, non è certo un argomento nuovo per Mr. Inox, che da sempre è schierato dalla parte della sicurezza e dell’igiene, stando al fianco (e tutt’intorno) di medici e infermieri, rivestendo gli ambienti a più alto rischio di contagio – ambulanze, sale operatorie, ascensori – e dando forma a molteplici strumenti salvavita: dai macchinari, agli utensili chirurgici, passando per protesi e valvole cardiache.
La forza di questo coronavirus sta nella forte contagiosità, sostenuta anche dalla grande resistenza degli organismi fuori dal corpo, nell’aria e sugli oggetti. Sebbene sembri che il contagio avvenga principalmente attraverso l’inalazione di piccole goccioline di liquidi corporei (droplets) derivanti da episodi di tosse o starnuti, studi scientifici hanno posto l’attenzione sulla resistenza del virus su diversi tipi di superfici e l’OMS ha sottolineato l’importanza, specie per i contesti ospedalieri, che le procedure di pulizia e sanificazione siano accurate, coerenti e corrette.
La nuova epidemia ha messo il nostro eroe di fronte ad un nemico nuovo, inaspettato e imprevedibile, verso il quale non sono state sufficienti le armi infallibili contro i tradizionali virus e batteri.
Pare, infatti, che il Sars-Cov2 preferisca le superfici lisce a quelle porose, per cui l’inospitalità batterica garantita dall’uniformità superficiale delle lamiere in acciaio inox non è più la soluzione ai problemi di igiene.
Gli studi di laboratorio hanno confermato, infatti, che la resistenza del virus sull’acciaio inox, a temperatura ambiente, tocca il limite dei 2 giorni. Durante questo periodo la carica virale, ovvero la capacità di infettare, va sempre riducendosi (si dimezza già dopo 5 ore), fino alla totale scomparsa del patogeno allo scadere delle 48 ore. Rispetto al rame e al cartone, che si liberano della presenza del virus di Covid-19 rispettivamente in 4 e 24 ore, e sebbene non possa contare sulle consuete proprietà che lo rendono inospitale per gli altri microorganismi, l’acciaio inox rimane un importante alleato nella battaglia contro la malattia Covid-19.
L’apparente “inospitalità” delle superfici porose viene, infatti, controbilanciata dalla facilità con cui queste accumulano sporcizia, la quale va a creare un film oleoso protettivo che contribuisce alla formazione di un ambiente ideale non solo per il nuovo coronavirus, ma anche per tutti gli altri tipi di agenti patogeni.
La porosità rende, poi, più difficile una corretta e completa sanificazione e la rimozione dello sporco e dei germi in esso annidati. Considerando, infine, che non tutti i prodotti disinfettanti possono essere usati su questi tipi di materiali, che l’utilizzo di prodotti non idonei può non solo rovinare gli oggetti che puliamo, ma accrescere le condizioni favorevoli all’insediamento dei microbi, è facile capire che, a conti fatti, Mr. Inox resta ancora la scelta migliore, sotto molteplici punti di vista.
Gli acciai inox sono facili da pulire ed è possibile, così, ripristinare i più alti livelli di igiene senza l’utilizzo di particolari prodotti, proprio perché le superfici sono prive di porosità significative. Le lamiere inossidabili sono resistenti ai più comuni prodotti igienizzanti presenti sul mercato e utilizzati in ambito ospedaliero.
Ciò significa poter agire con determinazione contro virus e batteri, senza temere di lasciarne alcuno indietro.
Vuol dire anche poter ripetere più e più volte nella settimana, ma anche durante la stessa giornata, le operazioni di pulizia, senza rischiare di danneggiare le superfici.
Non poteva che lasciarci col fiato sospeso il ritorno di Mr. Inox sul nostro portale. Lo avevamo lasciato alle prese con i Dazi USA e con un colpo di scena da vero supereroe, lasciandosi alle spalle fumo e fiamme dei cannoni della guerra commerciale, rientra in gioco per “salvare il mondo.”
Noi scherziamo, per sdrammatizzare i tristi eventi che si sono susseguiti in questo inaspettato 2020, e per introdurre in maniera leggera argomenti che riteniamo seri e importanti.
Come quello dei super poteri di Mr. Inox e, come lui di molti altri, supereroi dei nostri tempi: di quelli che svolgono il loro lavoro ogni giorno con dedizione e passione, ma in silenzio; a volte senza nemmeno veri riconoscimenti, dati un po’ per scontati; quelli che i superpoteri li hanno davvero, ma non sono mirabolanti o magici, bensì concreti, essenziali e cruciali.
Se leggendo queste parole la mente è andata subito agli uomini e alle donne delle corsie degli ospedali non vi siete sbagliati, il nostro era un voluto richiamo a loro che non vogliono essere chiamati “eroi”, perché non sono immaginari, immortali o sovrumani, e hanno bisogno della collaborazione di tutti noi perché la loro competenza, professionalità, pazienza e resistenza non vadano sprecate.
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