C’era una volta un mondo in cui gli oggetti arrugginivano senza via di scampo.
Sulla loro superficie si formava una malefica pellicola rossiccia che, famelica, divorava ogni metallo che incontrava. Niente e nessuno poteva sfuggire alla sua voracità. Si macchiavano, e poi perivano sotto i suoi morsi i migliori coltelli e le migliori forchette, si consumavano i rasoi degli uomini, i bisturi dei chirurghi, i forcipi delle levatrici e le stoviglie delle casalinghe. Non avevano scampo le canne dei fucili in tempo di guerra e nemmeno le maniglie delle porte in tempo di pace.