Le finiture degli acciai inox e la resistenza alla corrosione

Le finiture superficiali di nastri e lamiere in acciaio inox sono tra le variabili che più influenzano la resistenza alla corrosione di prodotti. È arrivato il momento di approfondire la questione!

In un precedente articolo si è visto che la prima tra le proprietà degli acciai inossidabili ad essere influenzata dalla tipologia di finitura è la resistenza alla corrosione.

Se stessimo parlando di ferro, acciaio al carbonio o ancor più di corten, non dedicheremmo così tanto tempo a ragionare su come prevenirne l’arrugginimento. Per il corten l’ossidazione fa parte del “pacchetto benefit” ricercati da chi sceglie questo materiali, mentre per gli altri metalli citati non è possibile evitare la ruggine se non attraverso cure e attenzioni meticolose a livello di manutenzione.

Sicuramente qualcuno sarà rimasto stupito da questa affermazione e confuso dal fatto che vogliamo parlare di corrosione negli acciai inossidabili.
Anche per questa ragione, essendo Inoxblog,it il primo blog italiano dedicato esclusivamente agli acciai inossidabili, sentiamo il dovere di approfondire l’argomento.

A dispetto di quanto non faccia presagire il nome, gli acciai “inossidabili” si ossidano eccome!
Proprio grazie all’ossidazione acquisiscono resistenza alla corrosione (per i dettagli tecnici leggi il nostro articolo dedicato!)
Il nome impreciso e fuorviante crea l’illusione che gli acciai inossidabili siano completamente immuni alla possibilità che sulla superficie si formi ruggine.
Ahinoi, dobbiamo sfatare questo mito: gli acciai inox possono anche “arrugginirsi”.

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Quale è la ragione dello stretto rapporto tra finiture e corrosione?

La rugosità!

Per rugosità si intende l’irregolarità del profilo della superficie della lamiera.
È un alternarsi di picchi e valli visibile solo al microscopio e creato dai vari utensili che hanno lavorato il metallo per conferirgli la finitura visibile a occhio nudo.

Per avere livelli ottimali di resistenza alla corrosione il parametro fondamentale da prendere in considerazione nella scelta della finitura è la rugosità.

acciaio inox e la resistenza alla corrosione (3)

Minore è la rugosità e maggiore sarà la resistenza alla corrosione, perché:

  • con una irregolarità superficiale contenuta viene facilitata la formazione del film di passivazione, ovvero di quello strato di ossido di cromo che si crea in modo spontaneo grazie all’interazione della superficie dell’acciaio inox con l’ossigeno presente in atmosfera. Legandosi al cromo, l’ossigeno non raggiunge le molecole di ferro delle leghe inossidabili e non viene prodotta ruggine (ossido di ferro);
  • la struttura superficiale è più uniforme, pulita e compatta, si evitano così depositi, contaminazioni da micro-abrasioni e distorsioni sul lungo termine.

Le prestazioni migliori in termini di resistenza alla corrosione si ottengono, quindi, dalle lamiere inox lucide e brillanti, ovvero quelle che al microscopio appiano più lisce.
Se a livello teorico la cosa è abbastanza semplice, districarsi tra i vari prodotti commercializzati può, però, essere arduo.

Come riconoscere una finitura con rugosità ridotta?

In primo luogo, non esiste una corrispondenza diretta e biunivoca tra rugosità e tipo di finitura.
A livello normativo (rif. UNI EN 10088-2 e ASTM) non esiste una codifica che determini dei parametri di rugosità per ogni finitura.
Non esistono range con minimi e massimi espressi in micron che vengano fatti corrispondere alle finiture commercialmente note (FIN 1, 2B, BA, N7, N8…).
Questo perché a parità di valore di rugosità si potrebbero ottenere aspetti estetici diversi a seconda del grado AISI scelto o per via della tipologia di processo di finitura impiegato.

Si possono utilizzare, infatti, diverse tecniche per ridurre la rugosità e ognuna ha a sua volta impatti diversi sulla resistenza alla corrosione di nastri e fogli in acciai inox.

La lucidatura meccanica, che è all’origine delle finiture N7 e N8, per esempio, impatta sulla resistenza alla corrosione, mentre l’elettro-lucidatura consente di ottenere il miglior risultato in termini di anti-corrosività, ovvero l’acciaio inox SuperMirror.
Eppure, dei lucidati meccanici di alta qualità all’occhio appaiono perfetti come un SuperMirror e non è insolito che sul mercato vengano venduti come tali, anche se non sono stati lucidati elettro-chimicamente.

Per non parlare dei pro e contro economici e tecnici.
È pur vero che non sempre è necessario optare per il top di gamma.
È molto più utile e sostenibile, invece, valutare quale grado AISI e quale finitura rispondono meglio alle esigenze di ogni progetto, tenendo in considerazione l’ambiente, le lavorazioni e le trasformazioni che il materiale dovrà subire e l’uso finale.

Per ogni dubbio o domanda puoi usufruire gratuitamente del servizio di consulenza ed assistenza del nostro ufficio tecnico, scrivendo a info@inoxblog.it .

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